SANTA MARIA NOVELLA STORIA – SESTA PARTE

La Pittura

La Trinità del Masaccio. Nella terza arcata della parete di sinistra, al posto dell’altare, bi è l’affresco della Trinità di Tommaso Guidi, detto Masaccio (1425-26): Nel prospetto di una finta cappella, in alto si vede l’Eterno Padre, sotto lo Spirito Santo in forma di colomba, e Gesù Crocifisso tra la Madonna e S. Giovanni Evangelista. Ai due lati, più in basso, le figure dei committenti (per la prima volta con dimensioni uguali a quelle dei personaggi sacri).

Al tempo del restauro vasariano l’affresco fu coperto dal nuovo altare con la tavola della Madonna del Rosario dello stesso Vasari. Nel restauro del 1860 l’affresco, ritrovato in buone condizioni, su segato e collocato sulla parete tra la porta centrale e quella di levante.

Nel 1952 fu restaurato e ricollocato nel suo posto originario, dove fu scoperta, sotto l’intonaco, la parte inferiore dell’affresco raffigurante la Morte (uno scheletro di profilo adagiato sul sarcofago, con la scrittura ammonitrice: “io fui già quel che voi siete; e quel ch’io son voi ancor sarete”). L’altare vasariano fu rimosso e la tavola della Madonna del Rosario fu collocata sopra l’altare della cappella Bardi.

Le altre pitture. Nella facciata interna, sopra il portone centrale, è sistemato l’affresco con Presepio di Sandro Botticelli, scoperto nel 1860 dietro la tavola dell’altare allora posto tra la porta centrale e quella laterale di sinistra, dove ora è collocata la tavola dell’Annunciazione di Sante di Tito (1592). Tra la porta centrale e quella laterale di destra, affresco attribuito Pietro di Miniato (sec. XIV) rappresentante l’Annunciazione e, sotto, tre piccole storie: il Presepio, l’Adorazione dei Magi, il Battesimo di Gesù.

Nella terza arcata, a sinistra della Trinità di Masaccio, Tabernacolo di S. Lucia con committente in preghiera, opera di David Ghirlandaio (1494).

Nella testata sinistra della crociera, sopra la porta del campanile, affresco restaurato, attribuito a Buffalmacco, con l’Incoronazione della Madonna e santi.